Il Centro Astalli esprime preoccupazione riguardo al contenuto del Decreto interministeriale Esteri-Giustizia-Interni emanato oggi in materia di immigrazione e asilo.
In particolare, stilare una lista di paesi sicuri viola la natura giuridica del diritto d’asilo che secondo la Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato ha carattere personale e il cui riconoscimento deve avvenire solo sulla base del riscontro della storia di persecuzione individuale di ciascun richiedente asilo.
Il Centro Astalli ribadisce che per regolare il numero delle richieste d’asilo è necessario introdurre vie legali per i migranti che cercano di arrivare in Europa come: quote d’ingresso regolari, visti per lavoro e ricerca di occupazione, programmi di reinsediamento e canali umanitari per quanti fuggono dalla guerra.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, sottolinea l’urgenza e la necessità di “portare a compimento l’iter legislativo per l’approvazione della legge di iniziativa popolare Ero straniero – l’umanità che fa bene, che prevede un approccio organico alla materia delle migrazioni, nel rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali in vigore nell’ordinamento italiano”.