Per il quinto anno consecutivo il numero di persone costrette a lasciare le loro case a causa di guerre, violenze, persecuzioni ha segnato un nuovo record: 68,5 milioni alla fine del 2017, 16,2 milioni di nuovi migranti forzati nel solo 2017. Sono dati preoccupanti quelli contenuti nel Rapporto Global Trends. Forced Displacement 2017 pubblicato oggi da UNHCR.
L’85% dei rifugiati sono accolti in Paesi in via di sviluppo. La Turchia, con 3,5 milioni di rifugiati, si conferma il primo Paese d’asilo, seguita da Pakistan, Uganda e Libano. E’ proprio il Libano a ospitare il più alto numero di rifugiati rispetto al numero di abitanti: 1 persona su 6 (1 su 4 se si contano anche i rifugiati palestinesi). Il numero di persone che hanno usufruito dei programmi di reinsediamento è diminuito del 54% rispetto al 2017: appena 102.800 complessivamente.
Più di due terzi dei rifugiati del mondo provengono da Siria, Afghanistan, Sud Sudan e Myanmar, dove la persecuzione dei Rohingya ha costretto alla fuga solo dalla fine di agosto 655.500 persone in meno di 4 mesi. Alla fine del 2017 3,1 milioni di persone erano in attesa di conoscere l’esito della loro richiesta di protezione internazionale. Sono invece 13,4 milioni le persone che vivono in esilio da più di 5 anni (ben 3 milioni da oltre 38 anni).