Corso di formazione 2023 – “Diritti al futuro”

Il Centro Astalli in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana – Facoltà di Scienze Sociali presenta il corso di formazione “Diritti al futuro – Crisi mondiali, migrazioni e una nuova idea di cittadinanza”.

Negli ultimi anni si sono imposti all’attenzione mondiale problemi globali che ancora non sono nelle agende dei governi nazionali, anche se dall’affrontarli tempestivamente dipende il futuro stesso dell’umanità. Dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica a quella alimentare, dai cambiamenti climatici ai fenomeni migratori è segnato il nostro orizzonte presente e futuro. Fondare le nostre democrazie e mantenere il nostro tenore di vita sulla sperequazione nel resto del mondo, sulla forza delle armi, sullo sviluppo ecologicamente insostenibile delle nostre economie è soltanto una pericolosa illusione.

In Europa il 2022 è stato l’anno della folle guerra scatenata dalla Federazione russa. La risposta dell’Europa è stata un pieno sostegno al popolo ucraino. “Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità, del silenzio delle armi, del fermarsi di questa disumana scia di sangue, di morti, di sofferenze” ha dichiarato il presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno.Riconoscere la complessità, esercitare la responsabilità delle scelte, confrontarsi con i limiti imposti da una realtà sempre più caratterizzata da fenomeni globali è ciò che ci impone il tempo che stiamo vivendo.

Gli attestati di partecipazione verranno consegnati in occasione del colloquio sulle migrazioni “Rifugiati: in gioco il futuro dei diritti”, che si terrà giovedì 15 giugno alle ore 17:30 presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana.

PROGRAMMA DEL CORSO

I incontro – martedì 16 maggio – ore 17:00-18:30

  • Dal mondo il grido dei giovani per la libertà

La speranza di pace è fondata sulla forza della libertà, sulla volontà di affermare la civiltà dei diritti e su una rinnovata idea di solidarietà che ci vuole un’unica famiglia umana. Lo testimoniano le giovani dell’Iran, con il loro coraggio; le donne afgane che lottano per la loro libertà; i ragazzi bielorussi che sfidano la repressione del governo in nome della democrazia; i migranti in fuga da guerre e persecuzioni che ostinatamente cercano il loro futuro in un’Europa sempre più chiusa e respingente.

Interventi:
Parisa Nazari – attivista iraniana
Maurizio Pagliassotti – giornalista e scrittore
Caterina Shulha – attrice e attivista bielorussa

Materiali:

II incontro – mercoledì 24 maggio – ore 17:00-18:30

  • Quale progetto per un’Europa di pace?

L’Europa deve riprendere «lo slancio pionieristico dei padri fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza» diceva David Sassoli nel 2019. Occorre una svolta decisa perché i governi europei lavorino per la pace non solo in Ucraina ma anche nei Balcani e nel Mediterraneo, dove tensioni sociali rischiano di diventare conflitti. Uscire dalla logica dei muri con una robusta azione umanitaria nei confronti dei migranti è il passo necessario per riscoprirsi un’Unione di pace.

Interventi:
Leonardo Becchetti – economista
Stanko Perica – direttore JRS South East Europe
Claudio Sardo – giornalista

Modera:
Isabella Di Chio – giornalista Rai

Materiali:

III incontro – mercoledì 31 maggio – ore 17:00-18:30

  • La Costituzione italiana bussola per una nuova idea di cittadinanza inclusiva, solidale, generativa

Nell’anno in cui compie 75 anni, la Costituzione italiana rimane la nostra bussola per coltivare convintamente pace e democrazia nel rispetto della libertà di ciascuno. Quale il contributo dei singoli, dei corpi intermedi, del Terzo settore e delle istituzioni ad ogni livello secondo il metro esigente che i costituenti hanno definito per la rimozione delle barriere sociali, per l’affermazione dei diritti di tutti senza distinzione di sesso, di etnia, di religione, per la promozione della pace nella giustizia? Come costruire una società a misura delle donne e degli uomini del nostro tempo?

Interventi:
Gherardo Colombo –giurista e saggista
Norma Rangeri – direttrice Il Manifesto
Camillo Ripamonti – presidente Centro Astalli

Modera: Giuseppe Riggio – Aggiornamenti Sociali

Materiali:

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