Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per l’uccisione di Alika Ogorchukwu, uomo nigeriano di 39 anni.
Colpito ripetutamente alla testa in strada, a Civitanova Marche, davanti ai passanti che guardavano, qualcuno ha ripreso la scena, ma nessuno è intervenuto per cercare di salvargli la vita.
Addolorati e sgomenti riteniamo quanto mai urgente che si avvii un cambiamento radicale nel linguaggio pubblico, nei discorsi politici, nella rappresentazione mediatica dell’immigrazione in Italia.
Descrivere la diversità come un pericolo per la nostra sicurezza, una minaccia per i nostri privilegi, un ostacolo al nostro benessere, rischia di mettere i cittadini in una condizione di falsa percezione della realtà, in una posizione di presunta superiorità che allontana dai più basilari principi etici e di civiltà, dal rispetto dei diritti umani.
Alimentare odio sociale, razzismo, aporofobia, indifferenza per tutto ciò che non ci riguarda direttamente, ci mette tutti in pericolo.
Nessuno escluso.
Photo la Repubblica (i familiari di Alika)