Il 28 luglio di 73 anni fa nasceva a Ginevra la Convenzione sui Rifugiati, a protezione vita di milioni di persone in tutto il mondo, uomini, donne e bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
Nel mondo sono 43,4 milioni i rifugiati che hanno ricevuto e continuano a ricevere una protezione grazie alla Convenzione di Ginevra che fin dal 1951 protegge il diritto fondamentale di ciascun essere umano a chiedere e ottenere asilo difendendo i principi di cooperazione, multilateralismo e solidarietà tra gli Stati.
La Convenzione del 1951 e il conseguente Protocollo del 1967 stabiliscono infatti la definizione ufficiale, riconosciuta a livello globale, di rifugiato e ne delineano i diritti e le varie forme di assistenza a cui hanno diritto durante il periodo di sfollamento.
Il principio cardine della Convenzione è quello di “non-refoulement”, il principio di non respingimento, che impone a uno Stato il divieto di rimpatriare una persona in un Paese in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero in pericolo. Attualmente nel mondo sono 149 gli Stati che hanno aderito alla Convenzione e/o al Protocollo.
In occasione delle celebrazioni dell’anniversario, l’UNHCR ha esortato i rimanenti 46 Stati Membri e Osservatori delle Nazioni Unite ad aderire alla Convenzione, promuovendone i principi e rispettandone le condizioni.
Negli anni si è assistito ad un progressivo aumento del numero di Paesi che hanno deciso di parteciparvi, in particolare dagli anni 2000, 13 sono stati i Paesi che hanno deciso di sottoscrivere la Convenzione, tra i più recenti ricordiamo Nauru nel 2011 e il Sud Sudan nel 2018.
Tutti i Paesi aderenti alla Convenzione sono riportati da UNHCR in una Dashboard contenente i Trattati e la Legislazione sui Rifugiati (RTLD), insieme ai vari strumenti internazionali e regionali sui rifugiati e a tutti gli aggiornamenti in materia di protezione internazionale riguardanti gli oltre 200 Stati Membri e Osservatori delle Nazioni Unite.