Nota alla stampa
Cinque migranti morti in mare a soli 500 metri dalla costa
Tragedia nel mar Egeo. Cinque migranti, tra cui un neonato di tre mesi, sono annegati la scorsa notte mentre cercavano di raggiungere le coste dell’isola greca di Lesbo dalla Turchia.Nove migranti sono stati tratti in salvo dalla Guardia costiera turca. A bordo c’erano persone di nazionalità afgana e iraniana. La barca è affondata a 500 metri dalla costa.
In Grecia la pioggia non dà tregua ai migranti accampati in attesa di un varco alle frontiere. Sono prevalentemente donne e bambini in attesa di sapere che sorte avranno in un’Europa sempre più indifferente e sorda.
È il fallimento consapevole dell’Unione Europea che sta deliberatamente lasciando morire persone in fuga da guerre e dittature in cui diversi governi occidentali hanno ruoli e responsabilità.
Il Centro Astalli chiede tavoli di pace che diano finalmente una tregua a popoli martoriati dai conflitti, canali umanitari sicuri che spezzino il giogo dei trafficanti e politiche di protezione e accoglienza in grado di far fronte al numero di migranti in arrivo in Europa.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “Basta parlare di emergenze. E se di emergenza si tratta è solo frutto dell’incapacità e della mancanza di volontà degli Stati di programmare e gestire un flusso di migranti che numericamente incide in una percentuale bassissima, al di sotto dello 0,5%, sulla popolazione europea”.
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