Chiesa Battista di via del Teatro Valle

La Chiesa Cristiana Evangelica battista in via del Teatro Valle è il primo edificio costruito a Roma per il culto evangelico, confessione cristiana che emerge agli inizi del Seicento dalla Riforma Protestante. Dopo la breccia di Porta Pia, episodio chiave del Risorgimento per l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la fine dello Stato pontificio, il missionario William Nelson Cote fu inviato in Italia per aprire la prima chiesa battista nel 1871. I battisti, così come gli altri movimenti missionari evangelici presenti a Roma in quegli anni, furono costretti a spostarsi da un luogo a un altro della città a causa delle diffidenze e delle ostilità dei proprietari dei locali. Fu finalmente nel 1874, grazie alla guida di Georg Boardman Taylor, che la comunità battista riuscì ad aprire una sala grande in piazza Montecitorio n. 17 ed iniziò una raccolta fondi per l’acquisto di un proprio edificio. Ciò fu possibile solo nel 1878 quando il Foreign Mission Board acquistò un edificio nel rione Sant’Eustachio, accanto al teatro Valle e nel 2 novembre dello stesso anno fu inaugurata con un culto solenne.

La chiesa battista Teatro Valle sorge in quella che era una volta depressione, ovvero sprofondamento, della pianura del campo Marzio che, nel Medioevo, era occupata dallo stagno di Agrippa, un grande lago artificiale che raccoglieva le acque dell’Amnis Petronia e dell’Aqua Sallustiana, proveniente dalle pendici del Quirinale. Nel Medioevo e nel Rinascimento, la depressione del terreno assunse il nome di Valle, la quale era divenuta centro di attività commerciali e artigiane, infatti i nomi delle strade ne sono una dimostrazione (via dei Chiavari, dei Baullari, dei Canestrai, dei Sediari, ecc.).

I locali acquistati dalla missione battista erano parte, insieme al teatro Valle e al palazzo Capranica alla Valle, di un unico complesso: una proprietà ereditata dalla famiglia Capranica, con al suo centro il teatro. Probabilmente questi ambienti erano in origine aree di servizio del palazzo, forse stalle o rimesse per le carrozze. Parte di questa proprietà, inclusa l’area in cui è sorta la chiesa battista venne successivamente venduta alla famiglia Lante, che probabilmente la cedette al pastore Georg Boardman Taylor. Successivamente, nel 1905, venne stabilita una scuola teologica.

La comunità della Chiesa Evangelica battista di Teatro Valle è oggi membro dell’UCEBI (Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia) e sebbene sia una piccola realtà che conta circa 40 fedeli è molto impegnata in numerose attività di volontariato e progetti solidali. Essa si inserisce inoltre in organismi internazionali come l’Alleanza Battista Mondiale.

La peculiarità di questa confessione è il battesimo dei credenti, impartito per immersione a coloro che hanno fatto professione di fede e spesso avviene anche in età adulta. La fede battista è un patrimonio teologico, spirituale ed ecclesiale che continua ad alimentare la storia della chiesa protestante e a costituirne una componente essenziale.

La struttura

La facciata della chiesa è facilmente riconoscibile: è suddivisa in due ordini orizzontali, quello inferiore presenta un portone con a fianco due finestre centinate ed è suddiviso in tre parti da alcuni pilastri di stile tuscanico; l’ordine superiore è caratterizzato invece da tre finestre centinate, sormontate da una trabeazione continua.

La pianta dell’edificio è di tipo rettangolare e sul lato corto è presente un’abside, incorniciata da un arco con motivi floreali a rilievo. Nella semi-cupola dell’abside è dipinta una semplice croce. Il soffitto è decorato con volta a botte. Il fulcro della chiesa è una vasca battesimale, incastonata nel pavimento; elemento fondamentale nelle chiese battiste.

La decorazione interna è di ispirazione paleocristiana e ad occuparsene nel 1911 fu Paolo Paschetto, artista versatile e poliedrico, che lavorò su moltissime chiese protestanti lungo tutta la penisola. L’arte paleocristiana è caratterizzata da un forte uso di simboli, che avevano il compito di rappresentare la ricchezza della fede cristiana nella vita di tutti i giorni e diffondere la parola di Dio. E ciò è ben evidente in questo edificio che ne presenta vari: il giglio, l’alfa e omega, il roveto ardente, il pavone, la vite, un altare con il pane e il vino.

Foto in anteprima e nel testo: Archivio Centro Astalli/Valentina Pompei

Foto nel testo: Sito ufficiale della Chiesa (con concessione)

Il materiale didattico del Centro Astalli per l'assistenza agli immigrati ODV è disponibile esclusivamente per finalità educative, di ricerca o studio privato. I contenuti provenienti dal sito internet www.centroastalli.it devono essere accompagnati dalla citazione della fonte, tramite l’indirizzo web (URL) del testo.(2024)

Condividi su: