Come si raggiunge il divino? Da sempre i fedeli si pongono questa domanda ed elaborano numerosi tentativi di rispondervi.
Spesso è la preghiera lo strumento privilegiato per collegarsi alla sfera del sacro e varie sono le modalità di attuarla; offerte, recitazione di parole, digiuni, astinenze, ma anche attraverso la danza, il canto e/o l’utilizzo di strumenti musicali.
Vi sono posizioni diverse riguardo l’utilizzo della musica per la preghiera, spesso molto divergenti, ma che, proprio per la loro eterogeneità, offrono numerosi spunti di riflessione e approfondimento.
La musica infatti è stata ed è tuttora spesso associata al divino, in maniera diversa a seconda delle religioni. Alcune prediligono maggiormente la musica vocale, quasi sempre legata all’intonazione delle parole del testo sacro, altre sperimentano quella strumentale, attraverso il suono di strumenti a fiato, a corda, o percussivi spesso usati nei rituali o nelle liturgie.
La storia ci offre numerosi spunti di riflessione sulla musica religiosa nata in condizioni di oppressione e schiavitù, come unico strumento di libertà, che ha dato vita a generi musicali veri e propri.
Nei giorni nostri esiste inoltre un mondo musicale di ampio genere che si ispira a temi o valori religiosi per testimoniare e comunicare la propria fede, che è interessante conoscere e approfondire.
Obiettivo del focus
– Approfondire la stretta connessione esistente tra religioni e musica attraverso il rapporto delle varie confessioni con il testo sacro, gli strumenti musicali e la danza, nelle varie modalità di espressione di fede e devozione religiosa.
Proposta di svolgimento
– L’insegnante può scegliere una o più schede da approfondire. Il focus è rivolto a gruppi di studenti che abbiano idealmente già completato un primo approfondimento nell’ambito del progetto “Incontri” con l’ascolto di uno o più testimoni e il lavoro sul sussidio a schede.
– Per realizzare il focus è bene dotarsi di connessione internet e/o supporti multimediali, di modo che si possano ascoltare i suoni e i brani proposti. La metodologia prevede di alternare tre modalità di lavoro: l’approfondimento individuale, la restituzione di gruppo e la discussione in assemblea, arricchita dal contributo dei docenti e, eventualmente, di esperti.
– Un’altra modalità di lavoro interessante potrebbe essere quella di affidare a uno o più studenti l’approfondimento e la successiva presentazione in classe di ciascuna scheda, corredandola con l’ascolto dei brani musicali e/ dei video proposti o individuati dai ragazzi.
I materiali proposti
Vi proponiamo tre schede che possono costituire uno spunto a cui ispirare i lavori di gruppo.
La scheda Testi sacri e cantillazione mette in luce lo stretto rapporto tra l’uso della voce e la recitazione “cantata” delle preghiere nelle varie tradizioni religiosi.
Nella scheda I suoni della fede vengono invece approfonditi gli strumenti musicali impiegati nei luoghi di culto o durante alcune festività e le modalità più complesse di esecuzione vocale di preghiere o inni sacri.
La scheda Danze e preghiera approfondisce, infine, alcune tradizioni religiose che hanno sviluppato particolari forme di preghiera, adorazione e comunicazione con il divino legati al movimento del corpo e alla musica.
La Piccola Bibliografia che segue suggerisce ulteriori spunti di approfondimento:
Eckhard Jaschinski, Breve storia della musica sacra, Querinania, 2006.
During Jean, Musica ed estasi. L’ascolto mistico nella tradizione sufi con cd audio, Squilibri – collana Culture e territorio, 2014.
Brunetto Salvarani Odoardo (Odo) Semellini, Dio, tu e le rose con cd audio – Il tema religioso nella musica pop italiana da Nilla Pizzi a Capossela (1950-2012), Il Margine – collana Orizzonti, 2012.
Pacciolla Paolo, Il pensare musicale indiano, Astrolabio – collana Besa, 2011.
Siti web:
www.buddhismo.it
www.sufi.it
www.corohakol.it
www.gatka.eu
www.musicadeipopoli.com
www.hinduism.it
www.sikhisewasociety.org
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