Marco Omizzolo
People, 2022
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Balbir Singh ha lavorato per sei anni in un’azienda agricola dell’Agro Pontino alle dipendenze di un “padrone” italiano senza possibilità di vedersi riconosciuto nessun diritto. Balbir si ribella, lo denuncia e si costituisce parte civile nel processo. Seguono le vicende di molti altri braccianti, uomini e donne, migranti e italiani, ribelli per scelta alla schiavitù delle agromafie e del caporalato, espressione di un’Italia che non si arrende, nonostante il razzismo, il lavoro forzato, le mafie e i Decreti sicurezza.