di Silvia Tatti
Carocci, 2021
L’esilio è presente da sempre nella letteratura, non solo per fare memoria e testimoniare, ma anche per rielaborare ogni esperienza di esclusione e costruire nuove identità. Esuli mette sotto osservazione le scritture dell’esilio, individuandone modelli, struttura, lingua: dai greci ai latini passando l’Eneide di Virgilio, l’esilio ciceroniano e l’esilio sofferente di Ovidio, da Dante l’esule per eccellenza, da Foscolo a Mazzini da Berchet a Tommaseo a Mamiani; Cristina di Belgiojoso ad Amelia Rosselli da Vera Modigliani a Ada Negri fino a Jhumpha Lahiri) come alcuni scrittori, esuli famosi nella storia si sono riconosciti in concetti come la patria e la nazione.