Tre attacchi sferrati domenica da uomini armati nei villaggi nella regione di Tahoua in Niger hanno provocato la morte di 137 civili. Si tratta del peggiore massacro di matrice jihadista mai commesso in Niger. Il numero delle vittime sale a più di 200, se si considerano gli anche gli attacchi degli ultimi giorni. Il governo di Niamey ha parlato di “atti barbari da parte di individui senza legge e senza fede”.
La nazione più povera del mondo, secondo le statistiche di sviluppo delle Nazioni Unite, si trova anche a subire gli attacchi di jihadisti che arrivano dal Mali e dalla Nigeria.
Va al Niger il primo pensiero del Pontefice oggi al termine all’udienza generale. Francesco ha rivolto al popolo nigeriano parole di conforto e di speranza:
“Ho appreso con dolore la notizia dei recenti attacchi terroristici in Niger, che hanno provocato la morte di 137 persone. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie e per l’intera popolazione, affinché la violenza subita non faccia smarrire la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace”.