Come riportano i dati di Frontex, agenzia europea per il controllo delle frontiere, nel solo mese di luglio il numero di migranti rilevati ai confini europei ha superato le 100.000 unità, il più alto numero rilevato dal 2008. Nei primi sei mesi dell’anno sono state registrati 340.000 arrivi che comparati ai 280.000 di tutto il 2014, rappresentano un notevole incremento dei migranti giunti in UE. Secondo Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, questo aumento ha creato una “pressione senza precedenti sulle autorità per il controllo delle frontiere in Grecia, Italia e Ungheria”.
Altro dato rilevante è il cambio di rotta nelle tratte di ingresso in Europa. Precisa Frontex: “Per molti anni, molti migranti che entravano in Europa via mare, partivano dalla Libia, prima di imbarcarsi verso l’Europa”. Secondo i dati forniti dall’agenzia europea, nei primi sei mesi di quest’anno sono 79.286 le persone che hanno preferito entrare in Europa attraverso la Turchia, contro i 67.261 partiti dalle coste libiche. Da Frontex spiegano che “le prime tre nazionalità di migranti a seguire questa rotta sono Siria, Afghanistan e Iraq che accedono alla Grecia tramite la Turchia”.
Un ulteriore cambiamento rispetto agli ingressi in Ue è rappresentato da una nuova disposizione della Germania relativamente ai profughi siriani. Con un provvedimento del 21 Agosto 2015, l’Ufficio Federale tedesco per le migrazioni e i rifugiati ha richiesto che le procedure legate al regolamento di Dublino vengano sospese per i profughi siriani. Tali richiedenti asilo, secondo questa circolare, potranno fare richiesta di protezione internazionale direttamente in Germania senza che venga valutata la possibilità di rimandarli nello Stato europeo di primo ingresso. Tra gennaio e luglio del 2015 la Germania ha registrato 44.417 domande d’asilo da siriani in fuga dalla guerra civile in corso nel paese dal 2011. Secondo le autorità tedesche, il Paese prevede di ricevere circa 800.000 domande d’asilo quest’anno.