I corpi di sei bambini, annegati in due diversi naufragi, sono stati ritrovati al largo delle coste turche.
Due delle piccole vittime, ritrovate da alcuni pescatori nei pressi di Cesme (nella provincia di Smirne) con ancora i giubbotti salvagente addosso, sono bambini iracheni di 2 e 6 anni. Poche ore dopo sono stati trovati altri quattro bambini, di età compresa tra i 2 e i 6 anni, circa 250 km più a sud, al largo di Bodrum. I guardacoste turchi sono riusciti complessivamente a trarre in salvo 58 persone di nazionalità siriana, irachena e afgana tra cui 22 bambini, alcuni in condizioni critiche.
Secondo dati forniti dalla Fondazione Migrantes dall’inizio del 2015 sono morti più di 700 bambini nel Mediterraneo.
Secondo il Centro Astalli si tratta di una vera e propria ecatombe evitabile se solo l’Unione Europea avviasse politiche serie di accoglienza e canali umanitari per far giungere in sicurezza chi ha diritto a chiedere asilo perché in fuga da guerre e persecuzioni.