Sono morti nove migranti e tre risultano dispersi, tra cui quattro donne e cinque bambini, nel mar Egeo dopo il naufragio di un’imbarcazione diretta verso le isole greche.
Altre cinque persone a bordo del natante, tra cui una donna e un bambino, sono state soccorse al largo della località costiera turca di Ayvalik.
La guardia costiera turca è intervenuta con quattro mezzi navali e un elicottero a ovest dell’isolotto disabitato di Ciplak, nella provincia turca di Balikesir, recuperando i 9 corpi e portando in salvo altre 5 delle 17 persone stimate a bordo. Le ricerche dei 3 dispersi proseguono.
Urge attivare canali d’ingresso legali e sicuri per quanti, in fuga da guerre, persecuzioni ed estrema povertà, cercano di arrivare in Europa per ottenere protezione e un futuro dignitoso. La chiusura delle frontiere e il blocco dei migranti in Paesi di transito come la Turchia e la Libia, lungi dall’essere la soluzione necessaria alla gestione dei flussi, sono causa di un numero impressionante di morti. L’Europa ritrovi il coraggio di accogliere e aprirsi all’umanità in cammino che chiede giustizia.