Sono iniziati questa mattina i primi respingimenti nell’ambito dell’accordo tra Ue e Turchia per limitare gli arrivi di migranti in Europa.
202 persone sono state fatte imbarcare dalle isole greche di Lesbo e Kios per essere riportate in Turchia.
Si tratta di violazioni inaccettabili ai danni di persone che vengono respinte perché colpevoli di aver tentato di giungere in Europa.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, commenta così i fatti delle ultime ore: “Assistiamo al primo atto di una messa in scena gravissima ai danni dei migranti.
Il traffico di esseri umani non si combatte colpendo le vittime. Assurdo doverlo ribadire.
L’Unione Europea continua a non rispondere alla domanda principale: come è possibile oggi arrivare a chiedere asilo in Europa senza affidarsi ai trafficanti?
Al momento non ci sono alternative legali. Ci pare ampiamente dimostrato che innalzare muri non basta e soprattutto non serve. Oggi si calpestano 60 anni di lavoro sui diritti umani”
Il Centro Astalli chiede ancora una volta l’attivazione immediata di visti umanitari per chi scappa da guerre e persecuzioni e ribadisce l’urgenza di creare vie alternative al traffico di esseri umani nel rispetto dei diritti dei migranti.
Rimane fondamentale che la gestione dei rifugiati sia fatta al livello europeo in maniera unitaria e organizzata, mettendo da parte egoismi e interessi nazionali.