Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per le 12 vittime dell’incidente avvenuto nelle campagne di Foggia, in località Ripalta.
I braccianti agricoli, tutti immigrati, sono morti nell’incidente in cui è rimasto coinvolto il furgoncino su cui viaggiavano. Tre i feriti, ricoverati nell’ospedale di San Severo, tra cui anche l’autista del camion.
Gli operai stavano tornando dal lavoro nelle campagne, dove si occupavano di raccogliere pomodori. L’impatto tra il pulmino e un tir che trasportava un carico di farinacei ha causato il ribaltamento del mezzo su cui viaggiavano i migranti, rimasti intrappolati tra le lamiere. Dai primi riscontri fatti sul luogo sembra che a bordo del pulmino, adatto al trasporto di massimo 8 persone, i 14 passeggeri viaggiassero tutti in piedi, tranne il conducente.
Sale così a 16 il numero dei morti in due incidenti stradali avvenuti a poco più di 48 ore di distanza l’uno dall’altro. Solo sabato scorso, altri quattro braccianti nordafricani che erano a bordo di un pulmino bianco sono morti nell’impatto con un tir carico di pomodori, su una strada provinciale nel foggiano. Quattro i feriti, anche loro migranti, ricoverati in gravi condizioni in ospedale.
La procura di Foggia ha aperto un’indagine per verificare se le vittime fossero nelle mani di caporali.
Il Centro Astalli ribadisce l’importanza di salvaguardare la legge 199/2016 contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato come già espresso nella lettera aperta promossa da Terra! Onlus e dal sindacato Flai CGIL per chiedere al Governo di impegnarsi per la sua completa attuazione.