Il 30 luglio 2018, 101 migranti – tra i quali diversi minori e donne in stato di gravidanza – dopo essere stati soccorsi in mare dalla nave Asso28 erano stati consegnati alla guardia costiera libica.
Oggi a quasi tre anni dalla vicenda, il Tribunale di Napoli ha condannato il comandante della nave a un anno di reclusione. A darne notizia il quotidiano Avvenire.
È la prima volta che in Europa si arriva a un verdetto di questo genere, a conferma che la Libia non può essere considerato un porto sicuro.
Sono stati assolti, invece, dall’accusa di abuso di ufficio, sia il comandante che il rappresentante della compagnia di navigazione, l’Augusta.
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro tre mesi. I magistrati hanno potuto contare sulle indagini svolte dalla Capitaneria di porto di Napoli e su alcune registrazioni audio di conversazioni, acquisite dalla procura di Napoli, ascoltate dalla nave Open Arms, che mettevano in luce alcune anomalie nella gestione del caso.