Il Centro Astalli, esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la morte di Adan, bambino iracheno di 13 anni, avvenuta ieri a Bolzano.
Adan, minore con una disabilità fisica che lo costringeva alla sedia a rotelle, era arrivato in Italia insieme ai suoi genitori e a tre fratelli più piccoli i primi di ottobre, dopo un espulsione avvenuta in Svezia. La famiglia, che ha fatto domanda di protezione internazionale appena arrivata, ha passato alcune notti all’addiaccio e non ha potuto usufruire di una presa in carico immediata da parte dei servizi sociali.
“La tragedia di questa famiglia deve interpellare tutta la società, dalle istituzioni ai singoli cittadini. Una comunità in cui non si fa spazio ai più vulnerabili, ai più indifesi, vive il serio pericolo di perdere il senso profondo della sua stessa natura. Esclusione e marginalità di chi ha più bisogno rappresentano oggi una seria minaccia alla coesione pacifica e democratica di ogni società”, dichiara p. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli.