Sono quattro le azioni che Papa Francesco propone nel Messaggio per la Giornata del Migrante 2018, che si celebrerà il 14 gennaio 2018, per affrontare il tema dei migranti e dei rifugiati: ”accogliere, proteggere, promuovere e integrare“. Il Pontefice sottolinea, infatti, come occorra ”rispondere alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, alacrità, saggezza e lungimiranza, ciascuno secondo le proprie possibilità“.
Come ricorda lui stesso “nei primi anni di pontificato ho ripetutamente espresso speciale preoccupazione per la triste situazione di tanti migranti e rifugiati“. Una preoccupazione che lo ha portato istituire il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano e Integrale e tenere sotto la propria guida la sezione dedicata ai migranti.
Un testo, quello del messaggio, ricco di proposte e azioni concrete su come attuare questo invito per cui: ”accogliere significa innanzitutto offrire a migranti e rifugiati possibilità più ampie di ingresso sicuro e legale nei paesi di destinazione“; “proteggere, si declina in tutta una serie di azioni in difesa dei diritti e della dignità dei migranti e dei rifugiati, indipendentemente dal loro status migratorio“; ”promuovere vuol dire essenzialmente adoperarsi affinché tutti i migranti e i rifugiati così come le comunità che li accolgono siano messi in condizione di realizzarsi come persone“; “integrare, si pone sul piano delle opportunità di arricchimento interculturale generate dalla presenza di migranti e rifugiati“.
Presente anche un chiaro e diretto richiamo alla responsabilità degli Stati che “durante il vertice all’Onu nel settembre 2016 hanno espresso chiaramente la loro volontà di prodigarsi a favore di migranti e dei rifugiati“.
Non manca, inoltre, un riferimento allo ius soli : “Nel rispetto del diritto universale ad una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita. La apolidia in cui talvolta vengono a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso una legislazione sulla cittadinanza conforme ai principi fondamentali del diritto internazionale”.