E’ stato presentato nella mattinata di mercoledì 26 ottobre nella sede della ASL Roma 1, il primo volume della nuova collana dei “Quaderni del SaMiFo” dedicato alle donne migranti, contenente riflessioni sulle donne vittime di tratta in Italia e le relative misure di accoglienza.
Ad introdurre i lavori il dott. Giancarlo Santone, psichiatra coordinatore SaMiFo, il Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Angelo Tanese. Durante i saluti iniziali, P. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, ha sottolineato “le donne rifugiate rappresentano una ricchezza per le società che le accolgono. Ma per esserlo fino in fondo è fondamentale che siano garantiti tempestivamente percorsi di accoglienza e integrazione loro dedicati. Un approccio progettuale e integrato che punti ad una riabilitazione fisica e psicologica è fondamentale per un’elaborazione completa di traumi e violenze subite. Il SaMiFo frutto di una sinergia tra privato sociale ed ente pubblico, si conferma un avamposto di tutela dei diritti e della salute dei migranti forzati, con una particolare attenzione alle donne vittime di tortura e violenza”.
Tra gli altri interventi la preziosa testimonianza di Nice Nailantei Leng’ete, Ambasciatrice Amref Health Africa, che ha rafforzato l’importante concetto del lavoro congiunto per migliorare il futuro delle vittime di FGM, puntando sull’istruzione e sull’emancipazione delle donne. Presenti inoltre, Maria Grazia Privitera, Ministero della Salute, Francesca Nicodemi, UNHCR ed Emilio Vercillo, psichiatra SAMIFO che ha concluso il proprio intervento evidenziando che “essere bambine schiave impatta sulla dignità e crea disturbi post-traumatici, è necessario lavorare per creare una alternativa per queste donne”.