Prende il via l’8 novembre, in Albania, una nuova missione del Tavolo Asilo e Immigrazione, la principale rete della società civile impegnata nella promozione e difesa dei diritti delle persone migranti, di cui il Centro Astalli fa parte, realizzata in collaborazione con il Gruppo di Contatto Parlamentare sull’immigrazione. La missione sarà sul posto per monitorare le procedure e le condizioni di accoglienza in seguito all’arrivo di 8 migranti a bordo della nave Libra della Marina Militare a Shëngjin e Gjadër.
“Nonostante i pronunciamenti di tribunali italiani e della Corte di Giustizia Europea, il governo continua a perseguire una propaganda anti-immigrati che sembra prevalere sugli interessi del Paese e sui diritti fondamentali delle persone” si legge nella nota del TAI. La decisione di mobilitare significative risorse per trasferire 8 persone migranti, originarie di Egitto e Bangladesh, viene considerata “un’operazione sproporzionata rispetto ai suoi obiettivi”.
E ancora: “Aver incluso Paesi come l’Egitto nella lista dei cosiddetti “Paesi sicuri” non cambia il quadro: ogni giorno oppositori politici e attivisti per i diritti umani vengono arrestati o fatti sparire. Il caso Regeni, ancora irrisolto, è la prova più evidente che il governo egiziano non garantisce i diritti fondamentali.
La missione di monitoraggio del TAI e del Gruppo di Contatto Parlamentare prevede visite ai centri di accoglienza di Shëngjin e Gjadër per verificare le condizioni materiali di trattenimento (spazi abitativi, servizi igienici, accesso agli spazi aperti), il rispetto delle procedure legali e internazionali, inclusa la possibilità per i migranti di scegliere un difensore e ricevere informazioni nella propria lingua, la legittimità del processo di selezione e trattenimento”.
Sabato 9 novembre, alle ore 12, le organizzazioni del TAI, i parlamentari presenti e le associazioni della società civile albanese terranno una conferenza stampa per comunicare i risultati della missione.