Le prossime elezioni europee, che si terranno tra il 6 e il 9 giugno, rappresentano un’opportunità per tutti i cittadini per contribuire a co-creare l’Europa che immaginano attraverso il proprio voto.
In questo contesto, il JRS Europa ha lanciato la campagna “Caro Parlamento europeo”, un invito rivolto a tutti i cittadini dell’UE a votare sottolineando come le decisioni che verranno prese dal futuro Parlamento europeo possano:
- promuovere la solidarietà e l’ospitalità
- porre fine alla detenzione dei migranti
- fermare le politiche che esternalizzano la responsabilità di proteggere chi è in difficoltà
- ampliare le vie sicure e legali di ingresso in Europa.
Questi i quattro temi al centro dei video realizzati per l’occasione utili a comprendere le politiche migratorie in atto da una prospettiva che pone al centro le persone migranti e come le decisioni del Parlamento europeo possano innescare un cambiamento in tutto il continente. Secondo il JRS Europa soluzioni e alternative esistono e sono possibili.
In termini di solidarietà e ospitalità, la campagna sottolinea che l’attuale sistema di accoglienza si sta dimostrando fallimentare sia nei confronti dei richiedenti asilo (imponendo condizioni di accoglienza disumane) che degli Stati membri (attribuendo una responsabilità sproporzionata ai Paesi ai confini dell’UE). Al contrario, invita il Parlamento europeo a mettere in discussione lo status quo e a creare un sistema comune di accoglienza basato sui valori dell’UE.
Per quanto riguarda la detenzione dei migranti, il messaggio è chiaro: trattenere migliaia di persone, compresi i bambini, per il loro status di immigrati è dannoso e inefficace. Il prossimo Parlamento europeo dovrebbe mettere in discussione l’uso di una misura così estrema e chiedere l’attuazione di alternative alla detenzione.
L’UE e i suoi Stati membri cercano sempre più spesso di esternalizzare le proprie responsabilità nella protezione dei rifugiati, firmando accordi con Paesi extracomunitari che accettano di riammettere i richiedenti asilo. Molti di questi Paesi violano i diritti umani e ciò rappresenta un rischio per le persone che vengono rimandate indietro. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la campagna invita l’UE ad agire da supervisore e a esaminare criticamente questo tipo di accordi.
Infine, la campagna sottolinea la mancanza di vie legali e sicure per ottenere protezione in Europa. Le procedure e i criteri per ottenere i visti esistenti non si adattano alla situazione delle persone in fuga da conflitti o persecuzioni. Il JRS Europa chiede al prossimo Parlamento europeo di farsi portavoce della necessità di ampliare l’accesso sicuro e legale alla protezione e di investire in solidi sistemi di accoglienza.
I video sono disponibili in inglese, fiammingo, francese, polacco, rumeno e spagnolo alla pagina dedicata: https://jrseurope.org/en/project/deareuropeanparliament/.
Per saperne di più sulle elezioni europee: https://together.europarl.europa.eu/