Entro il prossimo anno saranno 8 mila i posti nei centri di accoglienza per i rifugiati in Italia. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, rispondendo al question time alla Camera.
”Dopo il calo del 2012 nei mesi scorsi c’è stata una ripresa sbarchi che sono stati 145 dall’inizio del 2013: è indubbio che questa accelerazione trovi nelle trasformazioni geopolitiche del Mediterraneo una delle sue cause”, è stata la premessa del Presdente del Consiglio. ”Quanto a Lampedusa – ha proseguito Letta – è in atto un alleggerimento continuo della pressione sull’isola con il trasferimento verso i centri di assistenza per i richiedenti asilo in Italia.
Oltre ai centri è in funzione il sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) basato su una fitta rete di solidarietà civile assicurata dalle convenzioni con gli enti locali: questo sistema è stato incrementato di 1500 nuovi posti e il nostro obiettivo è conseguire entro l’anno prossimo un ulteriore aumento che porterà ad accogliere circa 8000 persone”, ha indicato il capo del governo.
Oltre all’impegno di velocizzare i tempi per l’esame delle richieste di asilo nel nostro Paese ”attraverso l’informatizzazione delle procedure”, Letta ha indicato tra i prossimi impegni quello di ”recepire le ultime due direttive Ue in materia di asilo”, sottolineando l’importanza di arrivare rapidamente ad un ”sistema europeo comune di asilo che preveda uno status uniforme in tutta l’Unione per i titolari di protezione internazionale e che permetta loro di muoversi liberamente contando sulla solidarietà degli Stati membri”.