Pubblicato il rapporto internazionale “Futuri contrabbandati: il pericoloso percorso dei migranti dall’Africa all’Europa”, una ricerca inserita nell’ambito dell’Iniziativa Globale contro il Crimine Organizzato Transnazionale e la Tratta di Esseri Umani.
L’Iniziativa Globale (www.globalinitiative.net) è una rete di che si occupa dell’applicazione di normative in materia di crimine organizzato, governance e formazione di professionisti impegnati a fornire strategie innovative e risposte concrete contro il crimine organizzato.
Il rapporto spiega come il crimine organizzato abbia trovato nell’immigrazione un ampio terreno di azione. “Secondo l’Europol, circa l’80% della migrazione irregolare in Europa è facilitata dai contrabbandieri o da gruppi criminali che vengono pagati per fornire servizi quali il trasporto, la falsificazione dei documenti d’identità, la corruzione dei funzionari di frontiera e i servizi di insediamento”.
Analizzando nello specifico la rotta migratoria afro-europea, il rapporto spiega come “a causa delle severe politiche di immigrazione vigenti nei paesi di destinazione, all’asprezza dei territori da percorrere e all’urgenza di molti di sfuggire alle condizioni in cui vertono nei propri paesi, i migranti provenienti dall’Africa sub-Sahariana spesso pagano i contrabbandieri. Il costo medio di un viaggio in Europa può raggiungere diverse migliaia di dollari e può richiedere anni”.
Il documento prova, infine a suggerire delle soluzioni evidenziando come “le risposte alla migrazione clandestina attraverso il Mediterraneo centrale non possono ridursi al mero controllo delle aree di frontiera” e come sia necessario “armonizzare le risposte europee ed africane da fornire ai migranti in alternativa alla rete di servizi offerti dai contrabbandieri”.