Fondazione Migrantes, Caritas Italiana, Centro Astalli, Missio, Focsiv sono gli enti cattolici firmatari di una lettera aperta ai candidati europei su Migrazioni e Cooperazione dal titolo “Guardare alle migrazioni per pensare l’Europa”.
“Guardare alle migrazioni ci aiuta a pensare l’Europa. Infatti, mai come in questi anni di crisi dell’ideale di un’Europa unita, il governo delle migrazioni ci aiuta a capire quali prospettive vogliamo dare al nostro comune futuro. Sulle migrazioni si confrontano chiaramente due diverse idee d’Europa.
La prima è attorcigliata attorno al bisogno di sicurezza: è un’Europa vecchia e chiusa, rancorosa, egoista e xenofoba. Quasi che i principali colpevoli della crisi fossero i migranti, quando invece ben altre sono le cause, riconducibili, in particolare, al modello economico e finanziario. È una visione suicida, considerando le prospettive demografiche europee, il progressivo declino sociale ed economico, e quanto accade ai nostri confini, in particolare nel Mediterraneo e in Africa.
La seconda è una visione più dinamica, aperta, coraggiosa, rivolta allo sviluppo umano integrale e al bene comune. Una visione che afferma i valori dai quali è nata l’Unione europea: la costruzione della pace e della solidarietà tra i popoli. In questa Europa i migranti costituiscono un valore aggiunto, perché partecipano all’emancipazione sociale e democratica, all’innovazione economica, a nuove relazioni di cooperazione con i paesi di origine e di transito”.
A questo link il testo integrale della lettera: guardare alle migrazioni 5.5.14