Dolore e sgomento del Centro Astalli per la notizia di poche ora fa del ritrovamento di 5 corpi senza vita di migranti, tra questi un padre con un bambino, lungo il confine con la Tunisia. Si tratta di persone di origine sub-sahariana espulse dalle autorità tunisine.
Abbandonati senza acqua, cibo o riparo a temperature che superano i 50 gradi, hanno camminato per chilometri prima di soccombere per lo stremo.
Ennesima tragedia dovuta all’accordo di esternalizzazione firmato dall’Unione Europea con la Tunisia. Si susseguono le immagini di uomini, donne, bambini abbandonati nel deserto. Prima una mamma abbracciata alla figlia di sei anni, poi un padre stretto al figlio.
Salvare vite umane è un imperativo inderogabile degli Stati. Le politiche di chiusura dei confini non possono essere considerate politiche di gestione dei flussi migratori perché in questi anni sono state strumenti di morte per troppi esseri umani.