Sono stati più di 650 i richiedenti e titolari di protezione internazionale, tra cui molti vulnerabili, accolti dalla Caritas diocesana di Roma in collaborazione con il Centro Astalli, attraverso il progetto “S.P.E.S. 2 – Sostegno Psicologico e Sociale per richiedenti e titolari di protezione internazionale, vittime di tortura e violenza (Modulo 1)” e “PROGETTO SVILUPPO. Percorsi di autonomia per richiedenti e titolari di protezione internazionale”.
I progetti hanno previsto misure di sostegno per l’alloggio, corsi di italiano, formazione professionale, tirocini lavorativi, riabilitazione psico-fisica, counselling.
I risultati dei due progetti, co-finanziati dal Fondo Europeo per i Rifugiati a chiusura dell’Annualità 2011, sono stati presentati il 26 giugno 2013 in occasione della Giornata ONU per le vittime di tortura, in un convegno che si è svolto presso il Centro Ascolto Stranieri della Caritas di Roma.
“Due progetti – ha detto il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci – che hanno voluto offrire ai protetti internazionali, richiedenti asilo, rifugiati e vittime di tortura un sostegno e un accompagnamento concreto nel loro percorso di integrazione nel territorio romano. La qualità del lavoro svolto e i risultati raggiunti sono certamente dovuti all’attenzione alla persona in tutto il suo essere, alle sue esigenze e aspettative con cui siamo abituati a lavorare e alla sinergia di intenti e obiettivi di tutti gli enti che hanno partecipato al progetto”.