E’ stato presentato il 9 maggio al palazzo di Vetro dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon il rapporto In Safety and Dignity: addressing large movements of refugees and migrants, che chiama tutti gli Stati ad adottare un patto globale sulla ripartizione delle responsabilità che assicurano i diritti umani, la sicurezza e la dignità di tutti i rifugiati e migranti.
“Gli Stati membri hanno la responsabilità di assicurare che le loro procedure alla frontiera proteggano i diritti umani e siano conformi al diritto internazionale del rifugiato, oltre ad essere sensibili ai bisogni particolari di donne, bambini e altri che possono essere particolarmente a rischio” perché “questo è il momento di costruire ponti, non muri, tra le persone”, ha dichiarato Ban Ki-moon. Quest’ultimo ha poi sollecitato gli Stati membri ad affrontare le cause profonde delle migrazioni, a proteggere le persone sia in viaggio che alle frontiere, a prevenire la discriminazione e a promuovere l’integrazione.
“Condividendo le responsabilità in modo equo, non ci dovrebbe essere alcuna crisi per le nazioni che ospitano i rifugiati”, ha aggiunto il segretario generale. “Possiamo permetterci di aiutare, e sappiamo che cosa dobbiamo fare per gestire i grandi flussi di rifugiati e migranti. Tuttavia, troppo spesso, lasciamo che la paura e l’ignoranza prendano il sopravvento. I bisogni umani finiscono per essere oscurati, e la xenofobia parla più forte della ragione”.