Il Centro Astalli esprime apprezzamento per l’impegno del Governo italiano di accogliere i 102 migranti a bordo della nave cisterna M/V Salamis nel Mediterraneo, soccorsi mentre viaggiavano su un gommone salpato dalla Libia.
L’urgenza di un intervento non più procrastinabile era data dalle condizioni di sofferenza dei naufraghi, tra i quali anche molti individui vulnerabili, come quattro donne incinte e un neonato.
“Ringraziamo il Governo italiano per aver anteposto alle formalità delle dispute sulle competenze tra Stati la salvaguardia della vita delle persone e il rispetto dei loro diritti umani.
Auspichiamo inoltre che non si ripeta che richiedenti asilo siano esposti a sofferenze legate a disaccordi dei governi coinvolti sul luogo dello sbarco”, sottolinea Padre Giovanni La Manna sj (presidente Centro Astalli) che commenta la vicenda.
“Ribadiamo ancora una volta l’importanza di procedure chiare per la condivisione delle responsabilità tra i Paesi costieri dell’Unione Europea.
Il grave episodio di questi giorni dimostra ancora una volta la necessità di sviluppare un quadro regionale di cooperazione e coordinamento tra gli Stati nelle operazioni di soccorso in mare.
È inaccettabile che si strumentalizzi la sofferenza di uomini e donne in fuga da guerre e persecuzioni per trattative tra Stati su chi si debba far carico di mettere in salvo vite umane”.