È di eri la notizia di un barcone con a bordo un centinaio di persone alla deriva al largo di Lampedusa: ad oggi un cadavere recuperato e ancora 40 i dispersi.
Questa ultima tragedia si aggiunge a quella accaduta il giorno prima al largo della Turchia ad un peschereccio carico di un centinaio di migranti che si dirigeva verso le coste europee in cui almeno 58 delle persone a bordo sono morte.
Il bilancio delle vittime nell’un caso e nell’altro potrebbe aggravarsi, visto che i sopravvissuti hanno parlato di molti passeggeri rimasti intrappolati nella barca. Tra loro donne e bambini.
Sull’ennesima tragedia che si consuma nel Mediterraneo P. Giovanni La Manna (presidente Centro Astalli) afferma: “ancora una volta il dolore di un’umanità in fuga fa clamore solo quando è troppo tardi. Sono mesi ormai che giungono continue e insistenti notizie di violazioni di diritti umani in Libia e si sa che sono migliaia le persone che aspettano solo l’occasione per affidare la vita a trafficanti senza scrupolo pur di giungere in Europa. Poniamo fine a questa ecatombe. Imponiamo il rispetto dei diritti umani per chi scappa da guerre e persecuzioni e soprattutto consentiamo loro di arrivare vivi a chiedere asilo. È vergognoso che al di là delle rituali attestazioni di cordoglio manchi la volontà e l’impegno concreto di cambiare”.