Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la Giornata Mondiale del Rifugiato ha voluto inviare un messaggio di saluto al Centro Astalli, letto in occasione del colloquio sulle migrazioni “L’approdo che non c’è. Proteggiamo i rifugiati più delle frontiere”, che ha avuto luogo martedì 16 giugno presso la Pontificia Università Gregoriana.
Riportiamo di seguito il testo del messaggio.
Reverendo Padre Ripamonti,
desidero ringraziarLa sentitamente per l’invito a partecipare alle celebrazioni della “Giornata Mondiale del Rifugiato”.
Si tratta di un appuntamento che sollecita alla riflessione sulla permanente violazione, in troppe parti del mondo, del diritto delle genti.
In un momento in cui l’Europa deve affrontare il fenomeno di un’allarmante crescita dei flussi migratori siamo tutti chiamati ad una azione inclusiva di solidarietà e di apertura verso chi fugge dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla miseria e dalla fame e va alla disperata ricerca di una vita migliore e più sicura per sé e la propria famiglia.
Libertà, pace e sicurezza sono valori fondanti della comunità europea e non possono essere considerati esclusivi.
Nell’esprimere vivo apprezzamento per l’impegno profuso dal Centro Astalli a favore dei migranti colgo l’occasione per inviare a tutti coloro che parteciperanno alla “Giornata Mondiale del Rifugiato” i migliori auguri di buon lavoro.