I dati espressi dal servizio di accompagnamento sociale evidenziano tre aspetti: le famiglie e le donne sole con bambini (un terzo del totale) sono coloro che nel corso dell’anno hanno subìto maggiormente gli effetti negativi della crisi economica e del relativo aumento del costo della vita.
In secondo luogo l’investimento sulla formazione si conferma un bisogno rilevante per molti rifugiati che sempre più desiderano investire in un progetto di integrazione che valorizzi le loro capacità. Grazie al contributo di fondi privati e pubblici, è stato possibile infatti erogare aiuti economici volti al sostegno della formazione ma anche dell’autonomia abitativa, delle spese mediche, dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico e per l’acquisto di beni di prima necessità.
Infine il digital divide che colpisce in generale le fasce più vulnerabili della popolazione, diventa un tema dirimente per molti migranti forzati. Le azioni di contrasto in tal senso si dimostrano essenziali, e per questo sempre più sono le richieste per la riuscita dei percorsi di inclusione sociale.
Molti uomini singoli in condizioni di marginalità anche nel 2022 hanno richiesto supporto per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione in gran parte online. L’attività di contrasto al digital divide ha riguardato in particolare l’ottenimento della residenza virtuale, requisito essenziale per l’accesso alle cure mediche del SSN e per il rinnovo dei permessi di soggiorno, elementi fondamentali per avviare qualsiasi percorso verso l’inclusione.