Domenica 22 giugno nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma si è tenuta, per il settimo anno consecutivo, la Veglia di preghiera in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa. La celebrazione dal titolo “Morire di speranza”, promossa da Comunità di Sant’Egidio, Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli e FCEI è stata presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Erano presenti comunità e associazioni di immigrati, rifugiati, organizzazioni di volontariato. Sull’altare centrale è stata esposta la Croce di Lampedusa, costruita con il legno dei barconi arrivati nell’isola del Mediterraneo, e ai suoi piedi sono stati deposti i nomi di quanti hanno perso la vita nella traversata dalla sponda Sud verso l’Europa.
A un anno dalla visita di Papa Francesco all’isola di Lampedusa, e dalla sua denuncia della “globalizzazione dell’indifferenza”, la preghiera anche quest’anno è stata l’occasione per fare memoria di migliaia di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita nel tentativo di giungere in Europa in cerca di una vita libera.