“La Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia ci porta a ricordare che tra i drammi che toccano i minori, c’è quello dei minori non accompagnati in fuga da guerra, miseria e violenze e che sono approdati e continuano ad approdare nei porti italiani”. E’ quanto afferma mons. Gian Carlo Perego, Direttore Generale della Fondazione Migrantes in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si celebra oggi 20 novembre.
Secondo il Ministero dell’Interno, il numero dei minori non accompagnati sbarcati sulle coste italiane sono stati oltre 13.000 nel 2014 e oltre 15.000 già nel 2015 fino ad oggi. Di almeno 3.700 minori non accompagnati nel 2014 si sono perse le tracce, perché – spiega il Direttore della Migrantes – hanno continuato in solitudine il viaggio insieme ad altre 100.000 persone, mentre oltre 2500 nel 2014 hanno chiesto asilo. Nel 2015 il numero dei minori non accompagnati irreperibili ha superato i 5000.
Come ricordano i dati del Rapporto 2015 sulla Protezione Internazionale (curato da Fondazione Migrantes, Caritas, Anci, Sprar con la collaborazione di Unhcr), al mondo dei minori non accompagnati che sbarcano “non siamo ancora riusciti a dare a tutti ugualmente una tutela e un accompagnamento personale, ma soltanto 1 minore non accompagnato su 5 è in una struttura dello SPRAR. I circa diecimila minori non accompagnati oggi sono accolti nella maggioranza dei casi – aggiunge mons. Perego – in strutture di prima accoglienza inadeguate, contrariamente a quanto stabilito dal Patto Stato e Regioni del 2014: oltre 3000 in Sicilia, oltre la metà in sole tre regioni (Sicilia, Calabria e Puglia).