Secondo il XXI Rapporto sulle migrazioni della Fondazione Ismu, presentato oggi, nel biennio 2013-2014 i nuovi cittadini sono stati 231 mila, mentre i migranti arrivati via mare sono stati 213 mila. Come sottolinea il demografo della Fondazione Ismu Giancarlo Blangiardo “Il fenomeno migratorio ha due facce nel nostro Paese, ma si tende a guardare solo quella più eclatante, che desta più allarme sociale. Se poniamo attenzione ai nuovi cittadini, scopriamo anche che uno su quattro ha meno di 15 anni“. Rispetto al 2014, anno in cui i migranti arrivati sono stati 170 mila, quest’anno il numero è sceso a 143 mila persone; da un lato crescono i richiedenti asilo ma dall’altro diminuiscono i flussi per lavoro (-84% dal 2010) a causa della crisi economica italiana.
Sul fronte lavorativo si registra un aumento dell’occupazione straniera con un saldo positivo di 50 mila unità rispetto all’anno precedente, con il risultato che quasi il 10% del totale degli occupati in Italia è straniero. Al 1 gennaio 2015, secondo una stima dell’Ismu, risultano complessivamente in Italia 5,8 milioni di immigrati, con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. “Occorre non diffondere notizie false che accrescono timori e pregiudizio” – aggiunge Vincenzo Cesareo, presidente della Fondazione Ismu- ”Occorre garantire sicurezza nei Paesi Europei e ai loro confini. Ma non erigendo muri, bensì aprendo porte e costruendo ponti”