Almeno 100 persone sono morte a causa dell’esplosione di due automobili avvenuta davanti alla sede del ministero dell’Istruzione di Mogadiscio, capitale della Somalia. Tra le vittime, molte donne e bambini. Oltre 300 i feriti, molti gravi e in pericolo di vita, tra loro anche soccorritori e persone accorse dopo lo scoppio della prima autobomba. Il bilancio delle vittime è destinato tragicamente ad aumentare. L’esplosione ha interessato infatti una vasta area, un incrocio di una delle principali strade di Mogadiscio, una scuola e un locale frequentato da famiglie.
Secondo le autorità a colpire, ancora una volta, è stato il gruppo Al Shabaab, vicino ad Al Qaeda, che dal 2006 controlla la capitale e altre regioni della Somalia. Non è chiaro come le autobombe siano state posizionate nella zona del ministero dell’Istruzione, dal momento che la città di Mogadiscio è in costante allerta e piena di posti di blocco.
Condanna unanime è stata espressa dall’ONU, dall’Organizzazione dell’Unione Africana e da diversi Paesi europei.