La moschea “El Fath” di Roma e Lazio, meglio conosciuta come “Moschea della Magliana”, è una delle prime costruite a Roma, precisamente nel 1994.
Sita in via della Magliana, 76 F, il Centro Islamico è impegnato nel dialogo interreligioso e interculturale, ed è un punto di riferimento per la comunità musulmana che vive a Roma. Al suo interno possiamo trovare le sale di preghiera, tra cui una dedicata alle donne. Nella sala principale troviamo il Mihrab, la nicchia che indica la direzione della Mecca, e il Minbar, dove l’Imam sale per fare il suo discorso soprattutto nel giorno santo del venerdì, in cui sono ospitati migliaia di fedeli. I tappeti sono tutti orientati verso la direzione della Mecca e numerose sono le copie del Corano disponibili, il libro sacro per i musulmani. Nella moschea si svolgono le cinque preghiere quotidiane e la preghiera comunitaria e obbligatoria a cui partecipano musulmani di diverse nazionalità tra cui tunisini, algerini, egiziani, senegalesi, bangladesi, ecc. I messaggi infatti sono sempre scritti sia in arabo che in italiano. La moschea offre inoltre la possibilità di frequentare i corsi di arabo per adulti e bambini e si occupa della divulgazione e alfabetizzazione sulla religione e la cultura islamica anche per la comunità italiana. Il centro islamico “El Fath” si basa su precisi obiettivi: facilitare l’integrazione della comunità islamica, ricordando che è possibile vivere insieme e che l’Islam può fornire un contributo positivo alla società italiana. Oltre ad essere un luogo di preghiera infatti, è molto importante il suo ruolo sociale.
Molteplici sono i servizi e le attività offerti alla comunità islamica come: matrimoni, consulenze, formazione e istruzione, condivisione delle festività islamiche, funerali e visite assistenziali nelle carceri e negli ospedali. Vi è anche una collaborazione da parte della moschea in ambito medico e sociale per fornire aiuto in tutti i campi: culturale, religioso, umano, come spesso l’allestimento di una delle sale di preghiera per le donazioni del sangue. È noto l’impegno dell’Imam Sami Salem e dell’associazione islamica su più livelli: scuola, università, incontro con le comunità religiose e con le istituzioni.
Numerosi sono i momenti di condivisione delle festività come gli iftar di gruppo, durante tutto il mese del Ramadan che vedono anche la partecipazione e la presenza di altre associazioni e comunità religiose, o la grande festa dell’Eid Al Fitr che viene celebrata in piazza della Radio per dare a tutti la possibilità di partecipare.
Foto in anteprima e nel testo: Archivio Centro Astalli/Valentina Pompei
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