Il 6 maggio più di 30 persone sono morte a 50 km a est di Tripoli nel naufragio di una barca diretta in europa. Sei giorni dopo, un’altra imbarcazione si è rovesciata a circa 100 miglia a sud di Lampedusa. Finora sono stati recuperati 17 corpi senza vita, ma più di 200 migranti sono dispersi. Nel Mediterraneo si continua a morire, mentre l’Italia e l’Europa si dicono ‘toccate’, ma non adottano le misure necessarie a porre fine alle stragi.
Intanto, un preoccupante rigurgito di razzismo sta attraversando l’Europa grazie all’utilizzo strumentale delle migrazioni, degli effetti economici e sociali della crisi e del diffuso sentimento anti-europeo da parte di forze politiche nazionaliste, populiste e xenofobe che rischiano di ottenere un successo significativo alle prossime elezioni europee.
Il Front National di Marine Le Pen, l’Fpö austriaco di Heinz Christian Strache, il Partito per la libertà in Olanda, la Nuova alleanza fiamminga o il Movimento dei Veri finlandesi, fino alla Lega Nord nel nostro paese: sono solo alcune delle forze politiche europee che rivendicano il blocco delle migrazioni, la limitazione dei diritti per le minoranze o per i “nuovi arrivati”.
Il loro successo comprometterebbe la possibilità di costruire un’Europa dei diritti, democratica, solidale, coesa, di pace, libera dal razzismo.
I promotori della Campagna L’Italia sono anch’io invitano dunque tutte le forze politiche, i rappresentanti delle istituzioni, i candidati al Parlamento europeo a non usare il corpo dei migranti per meschini fini elettorali, a non giocare con la vita di migliaia di donne, uomini e bambini per ottenere qualche voto in più e a condannare in tutte le sue forme la propaganda elettorale che cavalca la xenofobia e il razzismo.
Invitano i cittadini e le cittadine a utilizzare responsabilmente lo strumento del voto per impedire che le attività del prossimo Parlamento europeo possano essere condizionate da chi intende consegnare l’Europa all’odio, ai nazionalismi, alle diseguaglianze, alle discriminazioni, alla xenofobia e al razzismo.
L’Europa deve essere uno spazio culturale e umano aperto, con un’identità plurale e dinamica, capace di fondare le relazioni tra gli stati membri e con i paesi terzi sul reciproco rispetto, sul riconoscimento delle specifiche diversità culturali, sulla promozione delle libertà e dei diritti fondamentali, sul mantenimento della pace tra i popoli, sulla garanzia del principio di eguaglianza, sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, sul ripudio della xenofobia e del razzismo.
I 10 punti del Manifesto L’Europa sono anch’io vanno in questa direzione e sulla loro realizzazione i promotori chiedono un impegno preciso ai candidati alle elezione del prossimo 25 maggio.
I contenuti del Manifesto sono stati presentati oggi in una conferenza stampa.