La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per aver violato i diritti di tre migranti tunisini fuggiti dal loro paese dopo le rivolte della primavera araba. I fatti risalgono al settembre 2011, quando i tre erano stati inizialmente trattenuti nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa e poi caricati su navi ormeggiate al porto di Palermo, in attesa del rimpatrio.
La Corte ha infatti decretato la violazione del divieto alle espulsioni collettive di stranieri, contenuto nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, nel momento in cui li ha rimpatriati in Tunisia senza aver analizzato la posizione specifica di ognuno di loro.
Si è verificata una violazione del diritto alla libertà e alla sicurezza dei tre tunisini, perché sono stati detenuti senza che alcuna legge lo prevedesse, non sono stati informati dei motivi per cui erano trattenuti e infine non sono potuti ricorrere davanti a un tribunale italiano contro questa decisione delle autorità.