Almeno 50 migranti adolescenti somali ed etiopi sono stati buttati in mare da uno scafista al largo della costa dello Yemen. Lo afferma l’Organizzazione internazionale per la migrazione (Oim). Il trafficante avrebbe costretto 120 ragazzi a tuffarsi dopo aver avvistato, vicino alla costa, un’imbarcazione dell’autorità marittima.
Sono stati trovati i resti di 29 migranti africani sepolti nella sabbia dai sopravvissuti.
27 ragazzi sono scampati alla strage perché erano rimasti sulla spiaggia, mentre altri superstiti erano fuggiti. I dispersi sarebbero 22. Erano tutti piuttosto giovani, l’età media era di circa 16 anni.
Lo stretto braccio di mare tra il Corno d’Africa e lo Yemen è una rotta molto battuta dai trafficanti di uomini. Una strada che, secondo l’Oim, quest’anno è già stata percorsa da almeno 55mila persone (un terzo di loro sono donne) provenienti in gran parte da Somalia ed Etiopia.
A causa della guerra che imperversa in Yemen da più di 2 anni il tragitto diventa sempre più pericoloso e i migranti finiscono spesso nelle mani dei guerriglieri o di banditi.