Dall’inizio dell’anno sono 20.500 gli stranieri sbarcati sulle coste italiane, in fuga da guerre e povertà, contro i 2.500 dello stesso periodo nel 2013. Da ottobre l’operazione Mare Nostrum, condotta dalla Marina militare italiana, ha salvato in mare 19mila migranti. E nel 2013 sono state presentate nel nostro Paese 27mila domande di asilo. Nei primi tre mesi di quest’anno si è già superata quota 13 mila, con un aumento del 140% rispetto allo scorso anno. I dinieghi sono inferiori ad un terzo. Sono questi alcuni dei dati presentati dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso di un’udizione alla Commissione Schengen.
Per far fronte all’alto numero di richieste di asilo il governo pensa di istituire una commissione per l’esame delle domande di asilo in ogni prefettura, passando così dalle attuali 20 a oltre 100. Ma Alfano ha aggiunto che bisogna consentire ai migranti che sbarcano in Italia di poter raggiungere gli altri Paesi europei dove vogliono trasferirsi. Attualmente, ha spiegato, “vige il Regolamento di Dublino, che obbliga i migranti a chiedere asilo nel Paese di approdo. Questa norma ha un grande limite perché carica tutti gli oneri della migrazione sul Paese di primo ingresso, ma non di ultimo desiderio del migrante che spesso vuole andare da un’altra parte. Occorre quindi – ha aggiunto – promuovere un’equa suddivisione degli oneri consentendo ai migranti di spostarsi in altri Paesi europei”.
Il ministro si è inoltre detto consapevole che “i flussi migratori non si bloccano esclusivamente con un intervento di protezione delle frontiere, ma bisogna agire sulle cause del fenomeno, sull’instabilità di tanti regimi. Solo una risposta coordinata può essere efficace e l’Europa deve essere protagonista”.