Il Niger ha respinto in LIbia almeno 132 richiedenti asilo e rifugiati sudanesi. La deportazione, la prima di richiedenti asilo dalla città di Agadez, fa temere per la sorte di queste persone, che dopo essere state caricate su alcuni camion, sarebbero state condotte, verso Madama, una località al confine con la Libia e abbandonate nel deserto.
La maggior parte di loro era riuscita a raggiungere il Niger per scappare alle disumane condizioni nei centri di detenzione in Libia e proprio ad Agadez, in Niger, avevano ottenuto assistenza da UNHCR.
L’accaduto sarebbe stato confermato oltre che dall’UNHCR anche da un funzionario del governo nigerino. I deportati facevano parte di un gruppo di 160 rifugiati e richiedenti asilo sudanesi arrestati ad Agadez il 2 maggio; l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati nei giorni precedenti era riuscito almeno a ottenere il rilascio di donne e bambini prima della deportazione da parte delle autorità nigerine nel sud della Libia.
Molte organizzazioni impegnate nella salvaguardia dei diritti umani e nella tutela dei migranti forzati hanno espresso profonda preoccupazione e denunciato la violazione del principio di non respingimento.