Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha aperto il suo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Parlamento di Strasburgo con parole dure: ”In Europa è arrivato il momento della sincerità e non dei discorsi vuoti. L’Unione non versa in buone condizioni. Manca l’unione e manca anche l’Europa”.
Juncker ha fatto appello agli Stati membri perché adottino al Consiglio dei ministri del 14 settembre la misura per l’accoglienza di 160mila persone.
Il Presidente della Commissione europea ha posto l’attenzione sulla necessità di valorizzare i migranti considerandoli come una risorsa per lo sviluppo dell’Europa: “Invecchiamo, abbiamo bisogno di nuovi talenti, che arrivino da ogni parte del mondo”. I migranti possono essere “una risorsa, se ben gestita”, ha detto e ha preannunciato un pacchetto di nuove misure in materia per l’inizio del 2016.
Ci si aspetta una piena presa di coscienza da parte dell’Assemblea sul tema di questa enorme emergenza immigrazione che coinvolge il mondo. L’auspicio è che vengano applicati e rispettati quelli che sono gli standard comuni di accoglienza per garantire ad ogni essere umano dignità e diritti fondamentali.
“L’Europa non è chi si volta da un’altra parte, chi appicca il fuoco ai campi di raccolta. L’Europa sono i ragazzi di Kos che portano i panini ai siriani, chi ha applaudito il loro arrivo nella stazione di Monaco”.- sottolinea Juncker.