15 migranti perdono la vita in mare a largo della Libia. La notizia di poche ore fa incrementa un elenco interminabile di morti alle frontiere d’Europa.
Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per le vittime e condanna ogni forma di chiusura sconsiderata delle frontiere che ha come effetto principale non tanto di bloccare i migranti bensì di lasciarli morire.
P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli sottolinea che ”Accordi di esternalizzazione con la Libia e la Turchia ormai in vigore da anni, la recente proposta di costruire un muro a protezione dell’Unione europea e la decisione di non accogliere i profughi afgani, sono vergognose conseguenze di una cronica mancanza di volontà di gestire in maniera sicura e legale i flussi migratori.
L’Europa si faccia promotrice di politiche solidali nel rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali di chi scappa da crisi umanitarie in cui molto spesso gli Stati membri hanno dirette responsabilità”.
Si amplino canali di ingresso legali, di prevedano visti per la ricerca lavoro, si stabiliscano quote proporzionate di resettlement che consentano di dare protezione in Europa a chi in fuga da guerre e persecuzioni chiede protezione, avendo il pieno diritto.