Secondo l’UNHCR, dal 1 gennaio ad oggi sono giunte in Italia via mare 100mila persone di cui oltre il 50% sono in fuga da guerre, violenze e persecuzioni. La maggior parte dei migranti che hanno raggiunto le nostre coste sono di nazionalità Eritrea (29%) e Siriana (18%).
L’operazione Mare Nostrum, portata avanti dalla Marina Militare italiana, ha permesso di salvare molte vite, ma non ha fermato del tutto il triste computo dei migranti morti nel disperato tentativo di raggiungere l’Europa. 1.565 le persone morte o disperse nel Mediterraneo, circa 1300 solo dall’inizio dell’estate. Sono numeri inaccettabili che sottolineano la necessità che l’Italia e l’Europa facciano di più.
Mare Nostrum porta avanti un’importante operazione umanitaria salvando quanti giungono al largo delle coste italiane, ma non è abbastanza. Le persone devono comunque pagare i trafficanti e imbarcarsi in condizioni inumane con l’unica speranza di giungere vivi in Italia. Il Centro Astalli ribadisce l’urgenza di fornire canali umanitari sicuri che permettano a quanti scappano da guerre e persecuzioni di accedere ai paesi di asilo senza rischiare la propria vita.