Vertice a Roma dei Ministri europei dell’Interno. Libia non può essere interlocutore sulle migrazioni

Il Centro Astalli esprime preoccupazione per gli esiti derivanti dal Vertice che si è tenuto ieri a Roma tra i Ministri degli Interni di alcuni Paesi europei e di Libia, Algeria e Tunisia.

Nella sostanza si sono ribadite decisioni già annunciate a febbraio al termine del vertice di Malta. Decisioni che dovrebbero tradursi in maggiori investimenti economici e in mezzi utili alla Libia per contrastare le partenze dei barconi dalle proprie coste.
In un momento in cui i governi parlano solo di contrasto all’immigrazione e di respingimenti, il Centro Astalli ribadisce l’urgenza di un cambio di prospettiva e approccio riguardo alle politiche migratorie nazionali ed europee. In particolare si stipulino accordi solo con i Paesi in cui i diritti umani fondamentali sono riconosciuti e rispettati e in cui è in vigore la Convenzione internazionale di Ginevra sul riconoscimento dello status di rifugiato. La Libia non è tra questi.

Ci si attivi immediatamente per creare subito vie di accesso sicuro per chi scappa da guerre e persecuzioni: canali umanitari, visti, ricongiungimenti familiari, reinsediamenti.

Condividi su: