16 migranti perdono la vita nell’Egeo. Subito canali umanitari!

Si registrano almeno 16 vittime nel naufragio di un’imbarcazione di migranti avvenuto oggi nel mar Egeo, davanti alle coste dell’isola di Lesbo. Fra le vittime anche 2 bambini. Secondo i sopravvissuti, tra cui una donna incinta, a bordo del gommone affondato c’erano circa 25 persone.

Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per le vittime incolpevoli del traffico nel Mediterraneo e P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, sottolinea l’urgenza di “attivare canali umanitari sicuri per chi fugge da guerre e persecuzioni e di istituire programmi di resettlement e relocation con numeri adeguati fin da subito. L’Europa stabilisca vie legali d’accesso per gestire in maniera progettuale l’arrivo dei migranti e soprattutto per non lasciar morire le persone in mare come di fatto sta facendo ormai da anni.
L’Europa ha la responsabilità di evitare l’ecatombe di migranti e deve farlo prevenendo il traffico di esseri umani, attivando vie legali d‘accesso al continente e lavorando per la promozione di tavoli diplomatici che pongano fine alle principali crisi umanitarie in atto”.

 

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